22 febbraio 2023 – Mercoledì delle ceneri
Ansia/Paura – Relazioni sotto uno sguardo nuovo
Che cosa suscita in noi la parola ‘’quaresima’’? Quale richiamo interiore sentiamo pensando al Mercoledì delle Ceneri? Forse un ricordo vago o una memoria che difficilmente sentiamo attuale e coinvolgente. Invece la liturgia all’inizio di questo cammino ci offre una risposta affascinante nelle parole di Gesù che troviamo nel Vangelo di Matteo. Non c’è ‘’selfie’’ al mondo che possa cogliere la bellezza e la grandezza di un’anima, non c’è sguardo più delicato, profondo e carico d’amore nel nostro cuore, dentro alla nostra stanza interiore, dello sguardo di Dio Padre che ‘’vede nel segreto’’ e ci ricompensa con la nostra straordinaria identità di figli amati.
Fare elemosina, pregare e vivere il digiuno sono le tre dimensioni fondamentali delle nostre relazioni: il rapporto con gli altri, il rapporto con Dio e la relazione con le cose. Il nostro modo di relazionarci può essere dettato dall’ansia di autocompiacimento, dal continuo rincorrere il bisogno di mostrarci per sentire il plauso di chi ci sta attorno. In un contesto culturale dove tutto diventa spettacolarizzato sui mezzi di comunicazione che abbiamo a portata di mano, la celebrazione del mercoledì delle ceneri e il cammino quaresimale ci offrono invece l’opportunità di riscoprire quanto sia grande il nostro bisogno di relazioni nella gratuità (elemosina), di quanto sia vitale il nostro rapporto con Dio (preghiera) e di quanto sia provvidenziale uno spirito equilibrato e rispettoso nell’uso delle cose e nella cura del nostro corpo (digiuno).
Chi siamo nell’intimo della nostra ‘stanza’ interiore?
Come trasformare quell’ansia dell’apparire e dell’avere in serenità dell’essere figli, fratelli, persone autentiche?
L’attenzione del cuore come antidoto alla paura
Preoccupazione, paura, ansia ed affanno sono esperienze che contraddistinguono l’uomo di tutti i tempi. Tuttavia, c’è differenza tra preoccupazione ed attenzione. Essere attenti ad una certa situazione o problema, porta ad azioni concrete di vera utilità e presuppone una consapevolezza delle proprie risorse ed insieme dei propri limiti, una fiducia di base nei confronti degli altri e della vita.
Le nostre ansie, dunque, se accettiamo di ascoltarle, ci dicono dove di fatto è focalizzato il nostro cuore, che cosa conta veramente per noi, aldilà di quello che diciamo o crediamo. Questa presa d’atto è fondamentale per poter apportare un cambiamento. Man mano si coltivano fiducia e speranza come orizzonti di senso, gli affanni si stemperano e si comprende che non tutto dipende da noi, che nulla dobbiamo dimostrare e, non da ultimo, che non siamo soli.
Troviamo una sintesi luminosa dell’itinerario esistenziale che siamo chiamati a compiere per trasformare timori ed angosce in 1 Gv 4,18: «Nell’amore non c’è timore, al contrario l’amore perfetto scaccia il timore, perché il timore suppone un castigo e chi teme non è perfetto nell’amore»
Tratto dall’Itinerario Spirituale proposto dal Centro Missionario Diocesano di Padova per questa quaresima. https://quaresimadifraternita.it/itinerario-spirituale-2023/